Si chiamerà Stad Ship Tunnel ed è la dimostrazione di come le infrastrutture, almeno in alcune zone, non siano una mera illusione
Esistono Paesi nel mondo in cui, nonostante lo stato già avanzatissimo delle infrastrutture legate a tutti i settori produttivi, si continua ad investire pesantemente per innovare e rendere più agevole e meno impattante il trasporto.
In Italia si fa fatica ad immaginare qualcosa di simile, ma in realtà tutto questo non accade troppo lontano da noi: siamo infatti in Europa, più precisamente in Norvegia, nella penisola di Stad. Proprio da qui arriva l’ultima grande innovazione targata nord-Europa: lo Stad Ship Tunnel, il primo tunnel navale per navi.
Di cosa si tratta?
Di un’opera volta ad una possente implementazione del sistema di sicurezza marittima in un tratto particolarmente pericoloso.
La rotta in oggetto è quella che passa sul mare di Stadhavet, costeggiando per l’appunto la penisola di Stad, considerata una delle più pericolose della Scandinavia, e la soluzione trovata è stata proprio quella di costruire un tunnel navale, il primo al mondo.
Un progetto da poco più di 300 milioni di euro che prevede la costruzione di una maxi galleria che taglierà la penisola di Stad al di sotto della terra ferma permettendo alle imbarcazioni con larghezza massima di 25 metri di evitare uno dei tratti di costa più insidiosi d’Europa.
Il tunnel verrà completato entro cinque anni e rappresenterà una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle infrastrutture navali che, fino ad oggi, in situazioni analoghe si erano sempre caratterizzate con i classici canali.
Che le problematiche legate al Canale di Suez abbiano influito sulla scelta? Difficile.
Il progetto era infatti in cantiere dal 2017, ed il via libera è arrivato lo scorso marzo, a dimostrazione di come nel nord Europa si viaggi anni luce più avanti rispetto al nostro Paese, chiamato sempre più a dare un’accelerata nell’implementazione di piani infrastrutturali che diano alle imprese di tutti i settori la possibilità di fare passi in avanti tanto necessari quanto urgenti.